Cenerentola in libreria

Adesso mi capita di comprare i libri on-line e spesso sono delle belle delusioni all’apertura del pacco, ma a parte la possibilità di scegliere, toccare, anche annusare i libri prima di comprarli quello che mi manca é il libraio.
Ne ho conosciuti anche di insopportabili supponenti o ignoranti, ma ne ho conosciuti di deliziosi come quello che a Matera  raccontava con vivaci e straordinarie sintesi le trame o il contenuto dei libri che gli mettevi in mano, grande affabulatore!
Ma a uno di loro devo molto e se la storia  che racconto ha il tono di una favola é perché é stata a suo modo favolosa.

Forlì fine anni ’50, in un’Italia che si avviava al boom  una ragazzina che viveva in collegio.
Soldi zero, vestita con una divisa avvilente ( indumenti blu, ottenuti tingendo con la polverina i vestiti vecchi, un vero squallore!) costretta dal regolamento del collegio ad uscire sempre in fila con accompagnatrice una suora..
L’unico tipo di uscita che potevo fare da sola era per andare in biblioteca o in libreria.
La libreria mi piaceva; l’antica Libreria Editrice Zanelli, sotto i portici della Piazza principale, mobili di legno vecchio profumati di cera, parquet, leggii dove posare i libri per sceglierli e una sala dove venivano esposti quelli appena arrivati.. una vera goduria.
Io non avevo soldi, e riuscivo a rimediare qualche centinaio di lire risparmiando sulla merenda.
Facevo così: i miei a fatica riuscivano a darmi qualche volta mille lire per comprare affettato o marmellata da mangiare col pane per merenda dato che il collegio forniva solo pane e non il companatico; io non compravo niente e a merenda mangiavo il pane da solo e per companatico… il libro che ero riuscita a comprare con quei soldi.
Editori benemeriti avevano reso possibile il miracolo: conoscere il mondo attraverso tutti gli autori stranieri  con  i libri del Pavone Mondadori, lire 250 il volume singolo, che mi hanno fatto conoscere Hemingway, Faulkner, Steinbeck..
E i bruttissimi grigissimi volumi della BUR, lire 70 al volume singolo e multipli per volumi doppi, tripli… tutta la storia della letteratura, Ariosto, Tolstoi, Dostojevski, Machiavelli, Cervantes, Dumas, …. tutti!
Si faticava a leggerli carta grigia e caratteri piccoli piccoli ma la fatica valeva la pena.

Dunque con il mio gruzzoletto davvero misero entravo lì, nell’elegante Libreria frequentata dai signori di Forlì, e dopo aver accarezzato, toccato, sfogliato uscivo col mio librino modestissimo.
Bastava un’occhiata anche distratta per capire che non ero un cliente che avrebbe fatto guadagnare il libraio e lui, il Signor Zanelli, elegante nel suo completo scuro, barbetta e capelli bianchi, era un uomo navigato dunque sapeva valutarmi.
Non mi aveva mai trattato con superiorità, ma un giorno che avevo comprato un libro di Remarque (vedi il post sul libro rubato)  mi chiese come mai avevo fatto quella scelta.
Io, felice di aver modo di parlare di libri, gli spiegai la mia passione per “Niente di nuovo sul fronte occidentale” e la commozione che provavo leggendolo.
Lui restò molto colpito e mi disse  che lo avevo fatto felice perché gli avevo mostrato che c’erano dei giovanissimi che sapevano amare i libri e condividere le idee di pacifismo e di rifiuto della guerra di una generazione che di guerre e violenze ne aveva viste e prodotte tante (il fascismo era finito da poco e anche la 2^ guerra mondiale).
Mi disse che erano i lettori come me che valevano la pena e che andassi pure tutte le volte che volevo e per tutto il tempo che volevo a leggere e guardare.
Una stretta di mano vigorosa e io uscii tutta emozionata e contenta.

Dopo aver raccolto nuovamente un piccolo gruzzoletto tornai da Zanelli; in negozio c’erano parecchi clienti, io aspettavo il mio turno, un po’ in imbarazzo con la mia divisa squallida fra tutta quella gente elegante.

Il signor Zanelli mi vede e rivolgendosi a uno dei commessi “Fai accomodare la signorina in sala di lettura e mostrale le novità che ho messo da parte per lei”
Ed ecco a voi Cenerentola in persona che passa davanti a tutti i cortigiani ammutoliti per la sorpresa che le fanno largo e la lasciano  entrare nel paradiso dei libri dove … visse delle ore  felice e contenta.

Caro Signor Zanelli che ha guardato oltre gli stracci… mi basta vedere la costola di uno di quei libri per pensare a lui con gratitudine.
So che c’é un paradiso dei libri e lì passeggiano autori, lettori e librai sorridenti e generosi, e il Signor Zanelli ogni tanto dice: “fate accomodare….” e un nuovo lettore viene assunto nel cielo beato della lettura.

4 pensieri riguardo “Cenerentola in libreria”

  1. Ciao, se guardate questo commento sappiate che il signor zanelli era il mio carissimo nonno. Era davvero una persona dolce e gentile e molto premurosa. Leggere questo articolo me ne ha fatto ricordare e ve ne sono grata.
    è SICURAMENTE nel beato cielo della lettura.

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  2. cara/o nipote del Signor Zanelli,
    mi dispiace di non poterti scrivere direttamente visto che non hai lasciato la mail… ma spero lo stesso tu legga la mia risposta: penso ogni tanto al tuo nonno che, come ho scritto, ha saputo vedere in me sotto gli stracci.
    Per me è rimasto un esempio di persona gentile ma soprattutto generosa cha ha preferito credere nel futuro che limitarsi al pur giusto desiderio di profitto di un commerciante.
    Se hai voglia fatti viva
    Scanfesca

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