Assisi in piena estate: un forno!
Quella estate degli anni settanta eravamo lì con un gruppo numeroso, allegro e accaldato di lupetti e coccinelle, che non sono animali ma piccoli scout sotto i dieci anni.
Per farli riposare un po’ ed evitare il colpo di calore decidiamo di portarli in un ambiente accogliente e amico che conoscevamo bene, la Cittadella, un complesso di edifici, giardini, padiglioni destinati ad ospitare pellegrini, convegni, ritiri spirituali.
All’ingresso ci accorgiamo che si sta svolgendo un convegno di una specie davvero speciale di persone: I Focolarini.
E’ il momento della pausa, tutti sono usciti all’aperto, ognuno ha una targhetta sul petto con la scritta “Mariapoli” e il proprio nome, ognuno inalbera un sorriso serafico, ognuno si rivolge ai vicini che non conosce con un “Benvenuto, da dove vieni?” tutto dolcezza e accoglienza.
E’ un tipo di gente che conosciamo, sono delicati e gentili e noi temiamo che la nostra orda li strapazzi.
Io che sono la capa di tutti mi incarico di fare le opportune raccomandazioni.
Ci affolliamo tutti attorno alla fontanella, abbiamo sete, i bambini scalpitano, li blocco con uno sguardo severo.. ci sono prima i focolarini!
Infatti sono lì prima di noi: quello più vicino alla fontana riempie un bicchiere di carta, lo porge con un sorriso al vicino il quale ringrazia e lo porge con un sorriso al vicino il quale ringrazia e lo porge con un sorriso al vicino….
Uno dei miei bambini mi guarda e con una notevole faccia tosta mi dice
“Ma vedi: loro non hanno sete!!!”
Non riesco a dargli torto e dò il via.
I bambini, uno dopo l’altro mettono la testa sotto la fontana e bevono, bevono, si bagnano.. e i focolarini, sempre serafici, li guardano sorridendo dolcemente e aspettano.