Fino a qualche anno fa una strada del centro storico di XJ, dove abito, era il terreno sul quale si sfidavano due concezioni del mondo.
Sembra un’esagerazione, ma forse non lo é.
I protagonisti erano due diciamo “zitelli” quaranta-cinquantenni che erano diversi in tutto ed erano ferocemente decisi a fare di queste diversità una bandiera e una ragione identitaria.
Uno dei due, fisicamente poco attraente, aveva un negozietto di mercerie, angusto e poco frequentato.
Insomma era un membro della classe popolare anche un po’ sfigata ed aveva una passione sconfinata per la musica da balera, per il liscio.
L’altro protagonista era l’ultimo rampollo di una famiglia nobile, ultima costola niente meno che della famiglia Vespucci, si diceva.
Viveva nel palazzo di famiglia, cadente, in cui gli arredi erano stati venduti (il Comune, per salvare qualcosa, in cambio della proprietà del Palazzo aveva dato un vitalizio alla famiglia che così non rischiava più la fame).
Il nobile Attone Vespucci era un originale, molto originale!
Ed un appassionato di pittura moderna astratta; dipingeva cose spesso inguardabili, ma nei giorni felici ha dipinto anche qualcosa di bello, alla Pollock.
Ed era un patito di rock.
I due “zitelli” si fronteggiavano, uno dalla sua botteguccia e l’altro dal mezzanino del palazzo avito diffronte: ognuno dei due era dotato di un potente impianto stereo col quale effettuavano i duelli rusticani a colpi di decibel.
Sparavano a tutto volume uno i suoi Casadei, Romagna mia, cumparsita… e l’altro i suoi Elvis, Platters, Little Richard, cercando ognuno di sopraffare l’altro.
Un inferno per chi si trovava a passare nella strada stretta che fungeva da cassa armonica…
Finchè i vigili arrivavano a dare un po’ di tregua e a sospendere il duello che si sarebbe riacceso poco dopo..
L’eterno conflitto fra conservazione e innovazione, passato e futuro, miseria e nobiltà..
Però che originale il duello a suon di musica!
duello a suon di musica
duello a suon di musicaultima modifica: 2011-10-26T17:24:00+02:00da
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