l’anno novo é già venudo…

20120104-pasquella-1-gLa pasquella

Nelle campagne e nei paesi marchigiani ancora vive, anche se molto meno diffusa, la tradizione del saluto all’anno nuovo con il canto della cosiddetta Pasquella che non ha niente a che vedere con la Pasqua. Gruppi organizzati di uomini girano per le viottole di campagna e le strade del paese , si fermano  ogni tanto e cantano le strofe che con qualche variazione territoriale hanno per tema l’augurio di buona fortuna e la richiesta dell’offerta di qualcosa: si va dalle uova alla “pacca de porco”.

Sono tutti uomini perché nella società rurale sessista (!!) vedere una donna come prima persona al primo dell’anno porta sfortuna…. Suonano organetti, fisarmonica, tamburelli. Il gruppo di cui ho inserito il link é La Macina, un gruppo serio che da decenni fa ricerca delle tradizioni contadine e le ripropone con cura e cultura.

Alla fine c’é un magnifico saltarello che cambia l’atmosfera: da quella rituale del canto di questua si passa ad un ritmo orgiastico, un saltarello indiavolato con delle strofe dal contenuto esplicitamente erotico.

In questa versione canta il saltarello magistralmente Giuseppe ; la prima volta che sua madre, una signora bellissima ed estremamente raffinata, venne ad assistere allo spettacolo quando Giuseppe attaccò gridando “te vojo dà ‘na botta…”  impallidì e alla  fine sottovoce chiese “Ma deve proprio dire quelle parole lì?”

 

l’Alleluja e la minestra

cm2-a-benediciteInverno del 1976 sull’ appennino emiliano.  In mezzo alla neve in un bellissimo ambiente naturale un gruppo di capi scout dell’Agesci sta vivendo una esperienza di laboratorio di attività espressive: teatro, danze tradizionali, musica, canto. Si lavora con divertimento e profitto, chiusi in una bellissima struttura degli scout del parmense, circondata dalla neve. L’atmosfera é davvero bella, di amicizia, lavoro e collaborazione. Per di più, contrariamente alle abituali esperienze scautistiche, spartane fino al limite, la vita qui é confortevole e si mangia benissimo.

È uno di questi giorni e siamo pronti a mangiare, in piedi davanti al piatto di cappelletti in brodo, fumanti che sono già stati serviti…. Per il Benedicite attacchiamo un Alleluja a canone che parte perfetto, continua perfetto, si snoda nel dispiegarsi del ventaglio delle  armonie… continua, riparte… non riusciamo quasi a smettere tanto é bello e coinvolgente questo cantare bene assieme… intanto forse il brodo si raffredda

Non ricordo il sapore della minestra, ma la perfezione e la gioia di quell’Alleluja che continuava magnifico  ancora oggi a tanti anni di distanza mi fa sorridere.

 

23 dicembre 1984: il treno 904

In quegli anni andavo periodicamente da Bologna a Firenze e viceversa  in treno. Ci si accorgeva quando si entrava nella galleria direttissima, un tunnel eccezionalmente lungo dove il treno poteva raggiungere una notevole velocità. Si tappavano le orecchie e c’era un forte rumore.

il treno sventrato dall'esplosione

il treno sventrato dall’esplosione

Per fortuna mia le attività fiorentine erano state sospese per le vacanze natalizie così non ero su quel treno quando Il 23 dicembre 1984 una bomba esplose sul Rapido 904 Napoli-Milano nei pressi della stazione di Vernio, all’imbocco della galleria “Direttissima”.  15 i morti e 267 i feriti. Per l’ultima delle stragi della strategia della tensione verranno condannati alcuni capi di organizzazioni criminali italiane, come il cassiere della mafia Pippo Calò.

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una bambola insanguinata, immagine simbolo della strage

Continuai a fare i miei andirivieni fra Firenze e Bologna, ma qualcosa era cambiato: i passeggeri dello scompartimento che fino a quel punto del viaggio erano rimasti in silenzio (non c’erano ancora i cellulari) occupati ciascuno a leggere o a dormicchiare improvvisamente si mettevano a conversare, magari dicendo banalità a proposito della velocità, del rumore, del fastidio alle orecchie… insomma di qualunque cosa pur di non restare in silenzio, soli  con la paura e anche con il ricordo di quell’attentato vigliacco e sanguinoso.

Questo “fenomeno” é durato a lungo; le prime volte nemmeno me ne sono accorta. Poi capitava con regolarità. Poi  ho smesso di percorrere la tratta e nel frattempo… ci sono stati altri attentati e quello del treno 904 é scorso nella classifica.  Ricordare  é sempre beneSchermata 12-2457380 alle 13.44.24