L’imminente inizio della scuola mi ha fatto pensare agli esordi delle mie figlie.
La prima, F, iniziò la sua esperienza scolastica nella classe di una delle maestre più rigide e all’antica della nostra zona. Facevo all’epoca la segretaria della direzione didattica e la conoscevo bene, ma non si poteva fare diversamente.
F. era tranquilla, nonostante io non avessi potuto accompagnarla: per lei la scuola era un’avventura piacevole dove avrebbe potuto esaudire la sua immensa passione: leggere (cosa che aveva già imparato a fare da sé).
Classe ottocentesca anche se erano gli anni ’70, banchi schierati geometricamente, aste e tondini… noia… Ad un certo punto F si alzò si avvicinò all’insegnante e con modi gentili propose alla maestra:
“Signora e se adesso li facessimo un po’ divertire questi bambini?”
Forse disse riposare o giocare, ma il senso era questo…
Miracolosamente la Signora Maestra (che per fortuna frequentava la nostra vicina di casa e quindi conosceva F..) acconsentì….
Non fu l’unica volta . Ho sempre avuto la fissa di insegnare ai bambini che il mondo dei numeri è qualcosa di più vasto e ricco dell’1-2-3…10. Intanto che i numeri cominciano da zero e poi che vanno nelle due direzioni, che se ti mancano due euro per comprare quello che desideri c’è un numero che lo dice e poi avevo proibito ai miei alunni (e anche alle figlie) di sostenere che “8 meno 10 non si può” .
Come non si può? Certo che sì, solo che fa meno 2 …
Insomma capita un giorno che la Signora Maestra assegna il quesito “sbagliato” alla classe. F si avvicina alla Signora Maestra e sottovoce le dice:
“Veramente si può, perché ci sono i numeri negativi, ma è una cosa complicata e a questi bambini non gliela diciamo…”
Me lo raccontò la Signora Maestra, sorridendo (per fortuna) sorridendo, anche lei perplessa per quella strana alunna con l’occhio bendato che era tanto desiderosa di collaborare… Le diede tutti dieci nella pagella. L’anno dopo F dovette cambiare classe e la Signora Maestra proseguì da sola….