Il nonno Alessandro, nonno materno di G., aveva l’abitudine di tenere un diario quotidiano dove per lo più annotava piccoli fatti molto privati e pratici, ma ogni tanto la nota familiare assume il valore della storia come questa del 1947. Era custode della filiale di una banca che stava sulla piazza principale di Jesi e come tale addetto a esporre la bandiera in occasione delle feste nazionali. Il 1° maggio 1947 scrive
“ 1° Maggio esposta la Bandiera grande aggiustata da Pierina
cambiato il bianco con lo stemma prendendo un telo bianco della tenda vecchia e l’asta quella della bandiera Pontificia.
Corteo fanfare a musica, discorso dal balcone dell’Albergo, bandiere anche la Democrazia”
Il referendum del 1946 aveva sancito la fine della monarchia e dunque il tricolore era cambiato eliminando lo stemma dei Savoia che prima campeggiava nella bandiera al centro del bianco. Erano tempi difficili, si era abituati a rimediare con cose di recupero e qui nonno Alessandro ne dà una fedele testimonianza: ogni cosa prima era un’altra, ma alla fine il tricolore nuovo era al suo posto e grande la festa del lavoro, e davvero c’era “anche la Democrazia” benché lui nella nota intendesse, credo, quella “Cristiana”