l’esame indimenticabile: maturità del 1960

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Ogni anno in questa stagione in cui si parla tanto di esame di Stato naturalmente, come quasi tutti ripenso al mio e devo dire che mi pare sia stato molto molto diverso.
E non mi riferisco ai contenuti, alle modalità o al grado di serietà delle prove di esame, ma al contorno.
Infatti ho dato la maturità a Forlì, nel Luglio del 1960.
Precisamente cominciarono, credo l’11 luglio.
Le date sono importanti perché in quel luglio in tutta Italia stava crescendo la protesta contro il governo Tambroni, alleato con i neofascisti che aveva iniziato una politica di dura opposizione alle proteste tanto che le “forze dell’ordine” sparavano e ad altezza d’uomo!!
In tutta l’Italia, dal nord alla Sicilia le piazze si riempivano e il 7 luglio, a Reggio Emilia furono uccisi 5 manifestanti (ricordati come i  martiri di Reggio Emilia anche in una canzone che fu celebre) e i feriti furono  centinaia.

lora-luglio-1960.jpgEcco a pochi giorni da quella follia noi maturande usciamo dal collegio vicino alla Piazza principale di Forlì e ci avviamo a fare  il solito cammino cioè attraversare la Piazza, imboccare il corso e percorrerlo fino in fondo per  arrivare all’Istituto Magistrale Marzia degli Ordelaffi.
Invece poco fuori dal portone veniamo fermate, un signore confabula con chi ci accompagna e noi tagliamo dietro, su strade secondarie, parallele a quelle centrali.
Qui ci aspettava la spiegazione: ad ogni incrocio dal quale si poteva arrivare alla Piazza e al Corso, erano fermi camion e camionette carichi di uomini in divisa, con le armi in mano. E il tutto in un silenzio che mi é rimasto impresso.
Una sensazione di attesa della battaglia, di un agguato.
Siamo arrivate a Scuola con una forte sensazione di paura soprattutto perché, immerse nei nostri piccoli problemi scolastici, non sapevamo quasi niente.
Sapemmo poi che nella Piazza principale si era tenuta una manifestazione della sinistra,  erano stati requisiti dai manifestanti i giornali delle due edicole che erano stati bruciati in Piazza.
Manganellate, botte, corse, arresti. Qualche giorno dopo, dopo altri scontri e vittime, Tambroni fu costretto alle dimissioni.

Ecco: è vero l’esame di maturità resta indelebile nella memoria.
Il mio lo é stato in modo particolare.

Altroché notte prima degli esami eravamo quasi alla notte della Repubblica!!

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Lego un gioco sempre nuovo

DSCN6140Fra le tante cose che ci siamo portati dietro per tanti anni c’era anche un bidone di pezzetti Lego, tanto amati dalle figlie ma ormai relegati fra i ricordi e non più toccati forse da trenta anni. Erano pezzi base, mattoncini di misure e colori diversi, tetti, finestre e porte… insomma elementi da usare inventando.

Quando ancora Nanni era piccolo li abbiamo resuscitati e piano piano ha incominciato ad appassionarsi. Nel frattempo però la Lego ha cambiato politica di vendita così che adesso si acquistano scatole che servono a fare solo quel certo “coso” lì e non altro, con le istruzioni allegate. Ne vengono fuori delle costruzioni immobili, quasi dei compiti da eseguire che poi restano dimenticati a impicciare e a prendere la polvere.

Studiando il catalogo ho scoperto e ordinato una scatola detta CLASSIC, con una gran varietà di pezzi, più di 400, dalle forme le più varie che non sono finalizzate a nessun progetto preciso.

Si direbbe che abbiano messo qui dentro gli avanzi di una quantità di altre scatole: ruote, ingranaggi, piccolissime piastrelle… un vero tripudio di varietà e anche di colori. C’è persino un sacchetto di pezzi rosa, viola, fucsia!!!    È stato un successo travolgente.

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Ha inventato di tutto e continua a costruire, collegare, modificare quelle che sono le strutture della “nostra base”. È tutto piccolissimo, ma molte sono le strutture che si muovono, ruotano, si aprono e chiudono. Torna da scuola con in mente una modifica e ha fretta di metterla in pratica… L’aspetto della “base” è piuttosto movimentato e confuso ma per lui ogni pezzettino ha una sua funzione e un significato.

In quel minuscolo mondo il piacere di inventare è padrone: niente  progetti prefabbricati e guide da seguire. La tradizione vera del lego, la sua forza, ha vinto ancora.

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