Abitavo in un piccolo paese dell’Appennino romagnolo e sono dovuta andare in collegio di suore a Forlì per poter frequentare le Magistrali. Di quegli anni ho molti ricordi, spesso non piacevoli. Naturalmente le suore, specie quelle che seguivano noi studentesse, avevano una importanza enorme nella nostra vita dato che erano “il potere”.
È stato allora che ho scoperto che le suore sono come tutte le persone: ce ne sono di gentili e di scostanti, di dolci e di perfide, di simpatiche e di acide, di serene e di sempre insoddisfatte… insomma come tutti, solo che lì dentro il genere di suora che ti capitava come “educatrice” poteva influire sulla tua vita e magari renderla… agra.
Suor-Vittoria-Margherita (tutto attaccato perché se non dicevi tutto in fila ti guardava attraverso, come se non avesse sentito…) suora giovane e perfidissima ce l’aveva con me. Ammetto che ero difficile, ma anche la mia vita lo era.
Si andava a scuola all’Istituto Statale per fortuna, fuori. Primo trimestre, si portano le valutazioni da firmare. La SuorTeresaMargherita legge ad alta voce i voti di altre studentesse, ognuna con almeno una insufficienza e lei le loda poi arriva ai miei voti; ero l’unica senza insufficienze anzi con anche dei sette/otto. Silenzio totale. Ingoio la cattiveria con fatica.
Poco dopo mi chiama la Madre Superiora nel suo studio… Oddio e che è successo?? Una convocazione simile metteva ansia: problemi a casa, qualcosa di sbagliato che avevi fatto… Quell’anno la Madre Superiora, Suor Vittoria, era una donna eccezionale per essere una suora e per di più la più “potente”. Mi dice che ha saputo dei miei bei voti (chissà come l’aveva saputo!) e voleva farmi un regalo perché era fiera che una “sua studentessa” si facesse così onore per cui: ” Dimmi cosa preferisci, magari una catenina o un braccialetto d’oro…” . Io ero stupitissima… . “A dire la verità Madre sono preoccupata perché la mia borsa di studio quest’anno è troppo piccola e non basterà a pagare la retta per tutto l’anno allora… se magari non chiedo troppo… se potesse cancellarmi un mese…”
Mi guardò come se avessi due teste poi prese il registro delle rette mensili e con un tratto deciso cancellò tre mesi… È stato l’inizio di una curiosa collaborazione di cui mi farà piacere raccontare.
Pochi giorni dopo ci comunicarono che la Curia aveva indetto una gara di Catechismo, chi voleva partecipare… a me non importava proprio niente della gara e del catechismo ma sapevo che la Madre Superiora ci teneva perché il Vescovo snobbava un po’ il nostro collegio. Mi sono iscritta, ho vinto uno dei premi! La Madre Superiora mi accompagnò in Curia a ricevere il premio: una noia mortale ma per me fu un grande piacere vedere Madre Vittoria fare la ruota e arrossire ai complimenti di Sua Eminenza. Era valsa la pena di studiare un po’ di formulette!
N.B.:Le immagini sono prese dal Web, che ringrazio
immagini fotografiche in bianco e nero ……bellissime-
purtroppo non sono mie… le ho trovate sul web… scelte appunto perché belle!