l’Alleluja e la minestra

cm2-a-benediciteInverno del 1976 sull’ appennino emiliano.  In mezzo alla neve in un bellissimo ambiente naturale un gruppo di capi scout dell’Agesci sta vivendo una esperienza di laboratorio di attività espressive: teatro, danze tradizionali, musica, canto. Si lavora con divertimento e profitto, chiusi in una bellissima struttura degli scout del parmense, circondata dalla neve. L’atmosfera é davvero bella, di amicizia, lavoro e collaborazione. Per di più, contrariamente alle abituali esperienze scautistiche, spartane fino al limite, la vita qui é confortevole e si mangia benissimo.

È uno di questi giorni e siamo pronti a mangiare, in piedi davanti al piatto di cappelletti in brodo, fumanti che sono già stati serviti…. Per il Benedicite attacchiamo un Alleluja a canone che parte perfetto, continua perfetto, si snoda nel dispiegarsi del ventaglio delle  armonie… continua, riparte… non riusciamo quasi a smettere tanto é bello e coinvolgente questo cantare bene assieme… intanto forse il brodo si raffredda

Non ricordo il sapore della minestra, ma la perfezione e la gioia di quell’Alleluja che continuava magnifico  ancora oggi a tanti anni di distanza mi fa sorridere.