etimologie dialettali

In uno dei tanti posti della Romagna dove ho abitato da giovane per indicare i “gioielli maschili” dicevano, in dialetto, “i due di agosto”.
Siccome sono patologicamente curiosa ho cercato il perché e ho trovato questa che se non fosse vera è talmente godibile che dovrebbe essere vera.
Durante la dominazione napoleonica, quando la  Romagna faceva parte della Repubblica Cisalpina, i soldati napoleonici erano ovviamente molto osservati dalla popolazione e commentati con ironia e qualche sarcasmo.
Quando i soldati si schieravano la disciplina era rigidissima e la precisione dello schieramento era curata in modo maniacale.

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Ma il tipo di uniformi in voga creavano qualche problema: i pantaloni erano così aderenti che… l’anatomia maschile risultava abbastanza evidente così pare che i comandanti per rimediare ordinassero
“Le deux a gauche”
cioè
I due a sinistra”
A questo ordine seguiva il “riordino” e finalmente lo schieramento era perfetto.
I romagnoli che guardavano trovarono, ovviamente, la cosa almeno buffa e cominciarono a chiamare la parte anatomica in oggetto così come la sentivano chiamare dai francesi, ma naturalmente  in dialetto
“Le deux à gauche”  diventò così “i déu d’agost”  che significa “i due di agosto”…

Tonino Guerra e me

locandina-amarcord-federico-fellini.jpgIo e Tonino Guerra siamo nati nello stesso paese: Santarcangelo di Romagna

A me era sembrato evidente quando, cinquant’anni fa uscì Amarcord : é stato evidente per me che il suo dialetto era il mio e lì al cinema ho capito che oltre al dialetto avevamo in comune anche i ricordi.

Quando all’improvviso nel film il bianco e nero vira in seppia e l’azione si trasferisce nell’infanzia di Fellini si mettono a parlare in dialetto, con i bambini che saltano sul letto e uno ripete  una filastrocca … “Asanisimasa” io sono rimasta come folgorata dalle immagini che erano quelle che inconsapevolmente mi portavo dentro da sempre e Fellini aveva filmato la mia memoria.

Quando é uscito il film vivevo in un’altra regione e quella sera al cinema ci conoscevamo in tanti; io ero  in cima alla galleria e  al momento della sequenza in dialetto mezza galleria si girò a chiedermi: “che hanno detto?”