Dal cumulo di diapositive che ormai da tempo, per motivi di praticità, non si guardano quasi più, sono venute fuori queste immagini e assieme a loro la piccola storia collegata.
Si tornava da Santiago di Compostela che ci aveva anche un po’ delusi per il chiasso, la confusione e la volgarità di tanti turisti che la intasavano. Tra l’altro essere svegliati nel cuore della notte da “pellegrini” ubriachi e rissosi non fa davvero parte dell’immaginario che abbiamo a proposito di Santiago, del pellegrinaggio, della sua spiritualità.
Insomma andiamo verso casa percorrendo la costa nord della Spagna, Galizia, Asturie… fa caldo e siamo stanchi ci fermiamo per riposare qualche ora. Il sagrato di una chiesa romanica ci pare perfetto. La chiesa è abbandonata, anche un po’ diruta. Sulla facciata, ai lati dell’ingresso due rilievi rozzi e bellissimi che mi sembra rappresentino due pellegrini ci danno il benvenuto.
Purtroppo non so altro, non so dove sia nè che nome abbia questa antica “pieve” ma il suo silenzio, la sua quiete e la sua accoglienza mi sono rimaste nel cuore.
Era pomeriggio e il sole verso il tramonto ha dorato queste pietre così antiche ma ancora così cariche di significato. Un saluto e un benvenuto al pellegrino a cui capiti di passare di qui, di fermarsi, di godere il silenzio e anche l’abbandono…
Per me San Giacomo dimora anche qui benchè io non sappia dire in quale campagna della Galizia o delle Asturie… ma forse non importa.